Il mio approccio

Nel mio lavoro utilizzo un approccio cognitivo-comportamentale. Che cosa vuol dire?

Tale approccio presuppone una complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti, sottolineando come molti dei nostri problemi (tra i quali quelli emotivi) siano influenzati da ciò che facciamo e ciò che pensiamo nel presente, qui ed ora. 

Quante volte ci accorgiamo di essere tristi, arrabbiati, impauriti, ansiosi, felici in relazione a qualcosa che ci è capitato? Un’infinità di volte, probabilmente. Quando sentiamo di provare una forte emozione, solitamente siamo anche in grado di identificarne le cause di insorgenza, riconducendole a un evento esterno a noi, ritenuto direttamente responsabile dello stato del nostro umore: "la mia fidanzata mi ha lasciato, sono triste”; “ho ricevuto in regalo proprio quello che desideravo, sono davvero felice!”; “si è dimenticato di farmi gli auguri in questo giorno importante, sono veramente arrabbiato ", sono solo dei semplici esempi.


Affermazioni di questo tipo, di cui possiamo trovare molte occorrenze nel nostro quotidiano, ci dimostrano quanto siamo abituati a riconoscere un filo diretto che collega situazione ed emozione, in una logica di causa-effetto in cui la situazione dà origine alla nostra emozione, che si associa quindi a un determinato comportamento.

Ebbene, in realtà è stato scoperto che, tra un evento e l’emozione che noi proviamo in reazione ad esso, interviene un elemento di mediazione – il pensiero, la nostra personale interpretazione dell’evento – il quale agisce in maniera talmente rapida che spesso non ci accorgiamo neppure del suo intervento.

Ciò spiega come mai di fronte ad una stessa situazione, le persone possono provare emozioni diverse e reagire in modi differenti.

Per intervenire efficacemente su molti problemi di natura psicologica è stato dimostrato quanto sia fondamentale imparare a individuare e riconoscere i nostri pensieri. Essere consapevoli dei nostri pensieri ci aiuta infatti a dare una spiegazione alle nostre emozioni e ai nostri comportamenti.

Bibliografia

Harris, R. (2011). Fare ACT: Una guida pratica per professionisti all’Acceptance and Commitment Therapy. FrancoAngeli.

Marsigli, N. (2018). Stop all'ansia sociale. Strategie per affrontare e gestire la timidezza. Erikson.

Montesarchio, G., & Venuleo, C. (2012). Colloquio magistrale. La narrazione generativa. FrancoAngeli.

Prenota la tua consulenza

Prenota ora la tua prima visita

PRENOTA ORA